COLLAGE

L’essenziale del collage sta in questo.

Nel collage una cosa diventa due cose, due cose diventano cinque cose, cinque cose diventano 3+2, tre cose diventano 2 cose ( 1 sovrapposta), due cose diventano sette cose ( tre sovrapposte, 1 intersecata) ................... ma questa è una città!









ARISTOTELE

Aristotele diceva che una città non deve crescere più della capacità di un Sindaco di conoscere personalmente tutti i suoi cittadini. 

Aveva ragione?


SOUNDS FROM ANOTHER ROOM - DISEGNO 

Ho la sensazione che la realtà se ne sta andando via per sovraffollamento; troppe cose in uno spazio così piccolo come la prua della nave. 

Le uniche cose da tenere sono tre: i suoni, il digiuno e gli alberi. 

Per gli alberi non tutti, solo quelli posti li di fianco alla nostra stanza 

( che non fa parte di una casa ma di una certa operazione tecnica del vivere).
BIENNALE DI VENEZIA- PADIGLIONE ITALIA


La prima apparizione letteraria di un nulla come quello del Padiglione Italia alla Biennale di Venezia, è  nel libro ix dell'Odissea : dopo essere rimasto intrappolato nella grotta di Polifemo, con i suoi compagni, Ulisse  dice al ciclope di chiamarsi Nessuno  e lo acceca.



BIENNALE DI VENEZIA- PADIGLIONE ITALIA

Chissa quante sorprese ci svelerà la Biennale di architettura a Venezia!  

Siamo in fibrillazione; come prima del festival di San Remo di Pippo Baudo!
CHI SIAMO NOI ITALIANI?

Nel programma televisivo di Frizzi il concorrente deve associare dieci persone italiane con dieci lavori, basandosi solo sul suo istinto sociale. 

La cosa è straordinaria perchè è difficilissimo indovinare.

Tra un artista di piazza Navona e un commercialista che fa buste paga, tra una ricca ereditiera e una panettiera, tra la zia di Giorgia e la barista della banca d'italia........ non c'è alcuna differenza fisiognomica che possa aiutarci.

Sarebbe comunque difficile indovinare se il concorrente è italiano o straniero? Quali sono le caratteristiche nazionale? 

Sono in difficoltà: solo Leopardi o Manzoni mi aiutano un pò......ma sono così lontani nel tempo!




DENVER MUSEUM

Questa architettura mi fa riflettere sul concetto di logica.
Si pensa con logica anche in una situazione che non ha logica  come questa?

Di solito si pensa così in una situazione non logica tipo scappare, ad esempio, oppure scappare dal fuoco.

E in queste situazioni siamo così spaventati dalla logica ( e non dal fuoco) che ci obblighiamo a reagire con logica!

A Denver siamo sicuramente spaventati dalla logica e non dall'architettura. Ma si tratta di un fuoco da cui scappare o un guardare più in alto verso questo cielo terso senza punti di riferimento?

MOU- MISTER BLOOM

Mou, un eroe dei nostri tempi; mou - mr. bloom! 

22 Maggio 2010.
CONFERENZE D'ARCHITETTURA

Certo che andare a conferenze sull'architettura mette di buon umore!!!!


PER SANGUINETI
Part 3


parliamo, per piacere, dei piaceri della vita, per una volta (ho detto
alla moglie di Van Rossum, lunedì verso le 11): (che una tedesca di Monaco,
proprio, sotto i 30, credo, bianca di pelle come un bianco d'uovo):
e il primo piacere è chiavare, certo: e poi, per me, dormire nel sole (come dormivo adesso,
le ho detto, prima che arrivasse lei: a torso nudo come mi vede, e a piedi
nudi,ecc.): e il terzo è bere vino (francese, possibilmente, come quello
che abbiamo bevuto sabato con Berio, e anche venerdì, a Rotterdam e qui):

(e ho concluso che il paradiso è chiavare nel sole, forse, pieni di Saint-Emilion)


PER SANGUINETI
Part 2


PER SANGUINETI
part. 1

per vocazione naturale nel 1979 in via borgo vico alle ore 19 insieme a Luca e Chiara, nella scuola media Ugo Foscolo ho ascoltato il tuo testamento e da allora scombussolato ho studiato ( e non letto) poesia, e ho fatto del mio meglio su questa scena anche davanti e nel giorno in cui i suoi versi hanno rapito il mio programma. e poi ........salem salem; ........e il modo grezzo di fare dell'esperienza un'esperienza. DANKE PROFESSOR
morepoetrymorespacemorepoetrymorespacemorepoetrymorespacemorepoetrymorespacemorepoetrymorespacemorepoetrymorespacemorepoetrymorespacemorepoetrymorespacemorepoetrymorespacemorepoetrymorespacemorepoetrymorespace

per husserl



PER HUSSERL


"Quando me lo chiedono non so proprio cosa rispondere..... e adesso........ 
credo preoccupato 
che....... 

il mio mestiere di filosofo dovrebbe essere quello di vedere le cose come fosse  la prima volta."

form

O

O......only by absorbing  "reality"

giochi



GIOCHI


Eliminare il bianco e nero dagli scacchi. Poi: giocare credendoci.

notizie di periferia


NOTIZIE DALLA PERIFERIA

Oggi ci sono molte persone che abitano in un'architettura, intendo casa albergo ristorante, insomma cose fisse, dentro uno spazio astratto, ma credo anche e proprio che quasi nessuno è più abitato dall'architettura. 

Magari converrà accorgersi che la condizione del nomade, ancora una volta, è abitata, mentre al centro della città, in gran parte, c'è il vuoto.

Mou


MOU

Comunque vada, c'è qualcosa in tutto ciò che non può essere pensato. 

MOU......non ci sono numeri definitivi, ma il tre del triplete è il ritratto del  desiderio.........  


amazing mou


AMAZING MOU

MOU..........l'artista come outsider

semplice versus complicato


SEMPLICE VERSUS COMPLICATO

No flash distractions!

donald bates


DONALD BATES

Mercoledì 19 maggio di sera all'ordine degli architetti e Venerdì 21 maggio di pomeriggio all'università due conferenze di Donald Bates a Bergamo!

"in architecture repetition is nothing" D:L: (88)

film


CONSIGLI DI PERIFERIA

Da vedere; 13 (Tzameti) regista Gela Babluani: bianco e nero.

per Bebbe viola- cronista sportivo, paroliere, sceneggiatore


PER BEPPE VIOLA


quelli che credono che Mussolini è dentro di noi
quelli che credono anche in Dio
quelli che ti spiegano le tue idee senza fartele capire
quelli che dicono la mia serva
quelli che perdono la guerra per un pelo

forma


FORMA

La forma è la più universale delle melodie, un canto che quando improvvisamente si trasforma in un coro, nella luce di Selinunte, alla scogliera di Li galli, nelle linee del tuo volto, 

siamo invasi da una felicità  o da un requiem malinconico, sopraffatti dal dolore o dalla gioia; ecco l’universo di sentimenti in cui siamo immersi, 


ecco lì tutto quello che ci osserva continuamente.

assenza d'ombra


ASSENZA D'OMBRA


Siamo circondati da costellazioni di ombre; si proiettano sulle nostre mura, oscurano le nostre finestre di notte e di giorno, tolgono ogni proporzione alla casa.

( Heimat)

forma e contenuto


FORMA E CONTENUTO

Molti pensano che "il sole sorrida alla primavera", specialmente in giornate come questa.

Non è così; il sole è una massa violenta, orribile, che vorrebbe sterminare tutto quello che gli sta intorno, nel suo calore e nella sua violenza.

Straordinaria primavera come hai fatto a ribellarti al vuoto desolato e violento dell’universo?

Paolo Uccello


PAOLO UCCELLO

" la notte Paolo stava nello scrittoio per trovare i termini della prospettiva"

linee tratteggiate
















Il "tratto" più caratteristico dello squardo che indaga le cose attraverso il disegno sta nel vedere "trattini", cioè indifferenze e polarità dove altri sguardi vedono solo differenze o identità, quindi contrapposizioni statiche, e non paradossi dinamici.

Dio esiste?




















se qualcuno mi chiede se io credo o no al fatto che Dio esiste io devo rispondere ovviamente di no. Tuttavia si obbietta che la condizione "Dio esiste" sta nella mia mente nel momento stesso che la posso pensare e che la scrivo.


Ma ciò non è totalmente corretto.


La nozione Dio esiste sta nella mia mente solo se io mi metto nella condizione di tutti quelli per i quali se esiste una domanda questa esige una risposta.


Ma io non penso che questa condizione "domanda che esige una risposta" sia una condizione della razionalità moderna; sento odore di trappola; e per raggiungere una diversa e più libera condizione razionale tra essere e pensare, faccio in modo che l'essere sia pensare e che il pensare, per essere, sia anch'esso essere; e quindi cerco le forma del pensiero e non le dialettiche di domanda e risposta.

a madrid!!




















Mou ha mostrato agli architetti come costruire un muro.

peter sloterdijk


















l'idea che la vita sia una questione di forma suggerisce che la vita e il pensiero siano espressioni diverse per designare un'unica e identica cosa.


non c'è teoria sulla vita che sappia sulla vita più della vita stessa ( nonstante tutto questo cicaleggio sulla comunicazione digitale).

di cosa si tratta?















si tratta sempre di un caso d'amore

idiota














la parola "idiota" in greco significava anche "colui che lavora da solo".

come possiamo fare?















non possiamo fare nulla senza prima abbozzare un'immagine libera..

Patril Ourednik; lettura fuori dall'ordinario















La nostra posizione nell'universo ( sotto un cielo di pietre e ceneri) è....inconcludente!


"Oggi e dopodomani" è la chiave del nostro tempo, un tempo che si contorce contro gli uomini per mettere a nudo le loro azioni e i loro pensieri.


Ourednik racconta, in modo strepitoso, come è diventato piccolo l'universo dei protagonisti, unici rappresentanti sopravvissuti sulla Terra.


E pensare che Galileo aveva fatto così tanto spazio! 

energy
















immaginiamo il sistema dei pianeti come un modello per le nostre idee, corpi celesti proporzionali a certe posizioni nel tempo e nello spazio. Come cresce la loro massa così cresce proporzionalmente la loro influenza ( gravità) su pianeti vicini.


In questo modello le idee deboli vengono attratte dalle aree di influenza e dalle orbite dei pianeti più grandi, altri,invece, saranno attratti minimamente, con alterazioni poco significative nella loro traiettoria.


L'universo che noi conosciamo non è però così tranquillo; è un sitema che collassa, con velocità, forze e accelerazioni di una complessità che mette in luce sempre nuove complessità.


E la sola cosa che succede costantemente è che c'è un continuo processo di trasferimento di energie.

futuro

















il futuro non sarà certamente scritto dall'uomo, ma da zampette di uccelli
F. Nietzsche

Buster Keaton






















t is some combination of a deep  passivity-activity need in me that makes me want to go all the way,
something to compensate for the gregarious theatrical side of life that drives me to this prose-poetry.


Price 17 March 2007

Lulu alla Scala di Milano




















Lulu ; "Un'anima che dall'aldilà si stropiccia via il sonno degli occhi".


Lulu ; piena di contraddizioni, informale, materica, vero caos organizzato.


Un aneddoto.


Nell'estate del 1908 Berg conobbe Freud quando, unico medico nelle vicinanza, era stato chiamato a curare un'attacco d'asma del giovane musicista. Secondo Berg, Freud avrebbe mostrato un certo impaccio in una situazione così "ordinaria".

per max scheler

















Max Sheler; tutti opachi tranne uno, per sapere qualcosa sulla simpatia e sull'armonia del formalismo.

confessione poetica

















Ai quattro cantoni si gioca così: Quattro bambini si dispongono ciascuno in un angolo di un quadrato immaginario (o reale), segnato a terra col gesso, oppure su Quattro elementi architettonici, Quattro pietre colorate in uno spiazzo, eccetera. Al centro c’è un quinto bambino: è colui che “sta sotto”; deve rubare il posto a uno si loro, non appena un angolo si libera. Ciò avviene perché gli occupanti dei cantoni (li chiameremo traslocatori isterici) provano l’irrefrenabile impulso di scambiarsi di posto. Di solito si fanno un cenno, di preferenza di spalle al quinto bambino, e corrono scambievolmente verso l’angolo liberatosi. Chi “ sta sotto” (lo chiameremo il ruba cantoni) è avvantaggiato, perché deve percorrere mezza diagonale del quadrato di gioco per rubare il posto ai traslocatori isterici, i quali invece debbono percorrere un intero lato. Il rapporto tra la corsa dei ruba cantoni e quella di ciascuno dei traslocatori corrisponde alla meta della radice quadrata del doppio del quadrato del lato, contro l’intera lunghezza del lato. Ovvero, la meta della diagonale del quadrato contro il lato del quadrato stesso: al ruba cantoni basta percorrere circa i due terzi di quanto deve fare un trasfocatore, per soffiargli il posto. In realtà, per un traslocatore la strategia vincente sarebbe quella di non muoversi mai; ma come fare senza tradire la propria identità di trasfocatore isterico? Se tutti i traslocatori adottassero questa strategia, il gioco entrerebbe in una fase di stallo, tediosissima e codarda.
D’altronde, i traslocatori sono impazienti di rischiare. Perché lo fanno? Il gioco di per sé non ha fine, potrebbe continuare ad nauseam, e in effetti viene giocato ad libitum. Il limite della libidine in effetti è la nausea; è questo il senso del gioco, che da un punto di vista assoluto non ha un vero vicitore: non c’è classifica, non si accumulano punti. Si smette, semplicemente, quando ci si è stufati di giocare.


Di questo gioco esiste anche una versione cubica, detta gioco degli otto cantoni. Venne giocata una volta sola, nello storico incontro delle astronavi Apollo 17 e Soyuz 13 in orbita intorno al pianeta terra. Otto astronauti, texani, bielorussi, losangelini, lituani, moscoviti, si disposero negli otto vertici della plancia dell’astronave sovietica, e giocarono al gioco degli otto cantoni galleggiando in assenza di gravità, scambiandosi di posto in un caos fluttuante, con grande spasso di entrambi gli equipaggi.
L’evento segnò la fine della Guerra Fredda.

formalismo ( finalmente)


















Le forme – con i sentimenti di dolore, di piacere- sono il fondamento della nostra mente e dei suoi cambiamenti. 


Spesso non ce ne rendiamo conto perché le forme, con i loro suoni e la loro luce, accompagnano silenziosi il mormorio inarrestabile della nostra vita. 


L'intreccio della memoria è reciproco. Pertanto, l’architettura deve comunicare questa memoria instabile. 


Non ci siano forme o luoghi privi memoria. C’è memoria anche nel deserto; anche dove sembra completamente vuoto e libero da ogni storia c’è comunque una preistoria. 
E l’architettura deve usare i propri strumenti, che non sono le parole, deve usare materiali, proporzioni: deve usare calore e freddo. Deve usare l’orecchio, l’occhio, deve impegnare l’intero essere umano per comunicare qualcosa che spesso non solo è verbale, non è solo linguistico, ma qualcosa che è profondamente parte del nostro stesso orientarci in questo mondo, e naturalmente la memoria non ne rappresenta solo un aspetto particolare. 


Non si costruiscono soltanto macchine dove vivere, ma qualcosa degno di memoria: questo è fondamentale nella vita. 


I recenti studi dimostrano che il 96% del dna dell’essere umano è esattamente identico a quello della scimmia; il restante 4% che fa la differenza è la memoria.

andrea del verrocchio



















abito in una Milano  caotica e gentile; più precisamente in via Andrea Verrocchio, quello sfortunato artista, ricordato solo per l'angelo che Leonardo dipinse nella sua bottega per completare un suo dipinto, e che mise  fine alla sua carriera di pittore. Troppa la bravura dell'allievo!


Ma il Verrocchio era un'artista eccezionale; ad esempio possibile che nessuno si accorga della sua straordinaria sfera di bronzo in cima alla cupola del Brunelleschi a Firenze? ma come ha fatto a realizare questa impresa?


Costruire e trasportare a quelle altezze una sfera di 5 metri di diametro deve essere stato uno di quegli avvenimenti per la città rinascimentale che tanto manca alle nostre.

stabilità



















foto; this tongue is produced as a transgression of lexical stability




Che cos’è un’abitudine? 

È solo una catena per noi stessi. 

È un veleno autosomministrato. 

L’inaspettato è allora sempre inaspettato. 

Si sa che è vero. 

In quanto inaspettata, la cattedrale vuole sempre essere inaspettata. 

E' l'edificio manageriale che installa in noi un falso genere di stabilità.

Se osserviamo questo tipo d’architettura, veniamo imprigionati in questo mondo di economia di angoli, di luci, di materiali, e pensiamo che il nostro mondo sia anch'esso dominato dall'economia e dalla funzione come questi edifici.

L’architettura è invece ricca di tensione, va oltre se stessa per raggiungere un’anima umana, rompe le catene dell’abitudine e i miracoli che fanno parte del suo spazio.


Informazioni personali

La mia foto
Milano, Mi, Italy
Attilio Terragni, architetto mail: info@studioterragni.com